Al secondo posto fra le bionde forti della gamma Gordon, giustifica questo suo posizionamento in modo assai sottile presentandosi inizialmente con un’impressione di birra docile ma facendosi sempre più temibile nel corso della degustazione. Non parte in quarta, ma si afferma ben presto su tutto il palato e non lascia indifferente alcun elemento della bocca. Il suo amaro secco si impone al centro della lingua mentre le componenti maltate si diffondono sui bordi. E quando credete di averla domata, ecco che trova in pieno la sua potenza. Qui sta la sua grande forza e il suo potere di seduzione. Un’altra birra di alta gamma per questa serie già così ricca.